In Liguria l’edilizia è ancora in crisi

In Liguria è l’ottavo anno di crisi, una sofferenza che continua a colpire soprattutto le medie imprese (quelle tra i 9 e i 50 dipendenti), un settore che dal 2007 ha perso solo in provincia di Genova 700 aziende e 4 mila lavoratori. In Liguria, complici la recessione e la burocrazia, non si costruisce più: l’allarme — scrive la Repubblica — arriva dai costruttori di Assedil-Ance, che presentano i dati 2015 e dipingono, nonostante i buoni propositi e la lenta ripresa del Pil, un quadro locale ancora a tinte grigie. Non ripartono le costruzioni private, né decollano i lavori pubblici: le imprese boccheggiano e il saldo, per l’ennesimo anno consecutivo, è negativo, con 4.065 imprese iscritte nel 2015 alle Casse Edili delle quattro province rispetto alle 4.204 del 2014, un calo del 3,3%. Meno 2% anche per l’occupazione, che perde 376 lavoratori in un anno (in tutto in Liguria sono ormai 18 mila, erano appunto 4 mila in più fino a qualche anno fa). Il territorio più sofferente è la provincia di Savona, dove le imprese attive sono calate in un anno del 6%, il numero degli occupati dell’8% e quello delle ore lavorate del 5%. Mentre a trainare è Genova, dove scompaiono molti segni meno, e il numero degli occupati segna un timido +0,22%.

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